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The Fourth Circle of Helvetica

Swiss newspaper Il Caffè writes about American private prisons: "Quando il carcere è un affare privato", by Marta Valier. I'm quoted in it a couple of times. Check it out if you read Italian!

Here are some quotes:

Proprio nel 2014 però, grazie a politiche contro il costo crescente dello stato carcerario e il sovraffolamento penitenziario, il numero dei detenuti era cominciato a scendere. Poco dopo, ad agosto del 2016, in seguito a un report del dipartimento della Giustizia che denunciava problemi di sicurezza nelle prigioni private e una generale peggiore qualità delle condizioni di vita dei detenuti rispetto alle prigioni pubbliche, l'allora ministro della Giustizia [SV note: some Italian sites called her "il vice procurate generale", which might be more accurate—she was the deputy AG], Sally Yates, aveva annunciato lo smantellamento del settore chiedendo di sospendere il rinnovo dei contratti. L'annuncio aveva fatto piombare le azione del settore, che scesero ulteriormente quando, durante un dibattito presidenziale, anche la candidata Hillary Clinton s'era mostrata contraria alle prigioni private. I giochi sembravano fatti. "Inaspettatamente però ha vinto Trump e ha capovolto tutto, o meglio, è continuato tutto come prima", spiega a Il Caffè Alexander Volokh, professore di giurisprudenza alla Emory University. Subito dopo le elezioni presidenziali infatti, il nuovo ministro della Giustizia, Jeff Session[s], ha annullato le linee guida del suo precedessore. Secondo Usa Today, la Cca e la Geo hanno ringraziato con un versamento di 250mila dollari ciascuna al comitato inaugurale di Trump.

I blogged about that aspect at National Review and on this blog (see also here). Later, I'm quoted on the need for better contracting, which I've written about in Emory Law Journal—next to a quote from my grad school professor, economics Nobel laureate Oliver Hart:

Nel corso degli anni sono stati effettuati diversi studi. Quasi sempre la conclusione è che, per quanto riguarda i costi, il settore privato è più competitivo. Ma sulla qualitá non c'è accordo unanime. "Per quel che ne sappiamo, non possiamo dire che siamo di fronte a una crisi umanitaria nelle prigioni private", ha detto Volokh. " Le condizioni nelle prigioni private non sono buone, ma non lo sono nemmeno in quelle pubbliche". A suo parere si dovrebbe cominciare a scrivere contratti migliori, con precisi incentivi a migliorare la qualitá di vita nelle prigioni. "Purtroppo non ne siamo ancora stati capaci". Anche Oliver Hart, premio Nobel e professore di economia all'università di Harvard, pone l'attenzione sul tipo di contratto. "Se non è scritto bene l'azienda privata, soprattutto se si tratta di un'azienda il cui scopo è il profitto, potrebbe non comportarsi nell'interesse pubblico", ha detto Hart in una email. "Ma a quel punto è troppo tardi".

For extra credit: You've probably already guessed what font is appropriate for Switzerland. What about for southern Switzerland, where Il Caffè's readers probably hail from?

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